Il principio generale di non contestazione previsto in materia civile si applica anche al processo tributario.

“Anche al processo tributario è applicabile il principio generale di non contestazione che informa il sistema processuale civile, con il relativo corollario del dovere del giudice di ritenere non abbisognevoli di prova i fatti non espressamente contestati” Accolto in questi termini il ricorso proposto dall’avv. Salvatore Davì, annullata l’intimazione di pagamento emessa per IVA e … More Il principio generale di non contestazione previsto in materia civile si applica anche al processo tributario.

Nulla la notifica dell’avviso di accertamento a persona diversa non seguita dall’invio della racoomandata informativa.

È nulla la notifica dell’avviso di accertamento a persona diversa dal destinatario non seguita dall’invio della raccomandata informativa. Accolto in questi termini il ricorso proposto dall’avv. Salvatore Davì, annullata la cartella di pagamento emessa per tasse auto del 2015.

I contributi Inps riportati da una cartella esattoriale non opposta si prescriviono sempre in 5 anni.

“”I crediti relativi a contributi previdenziali, contenuti in una cartella non oggetto di impugnazione, non mutano la loro natura e si prescrivono col decorso del termine di 5 anni.” Accolto in questi termini il ricorso proposto dall’avv. Salvatore Davì, annullata l’intimazione di pagamento opposta per € 3.630,59.

La rinuncia al mantenimento in sede di separazione è compatibile con il diritto all’assegno sociale.

“La rinuncia al mantenimento di cui all’accordo di separazione prodotto non è indicativa di autosufficienza economica, ed è quindi compatibile con lo stato di bisogno che costituisce presupposto giuridico del trattamento richiesto” Accolto dal Tribunale in questi termini il ricorso proposto dall’avv. Salvatore Davì, riconosciuto quindi il diritto all’assegno sociale a far data dalla richiesta.

“Il destinatario di una cartella esattoriale ha sempre l’interesse giuridico alla sua rimozione”

“L’attore ha l’interesse giuridico alla rimozione di un provvedimento del quale è direttamente destinatario”Il Giudice di Pace di Palermo ha accolto in questi termini il ricorso del ricorrente, difeso dall’avv. Salvatore Davì, annullando la cartella esattoriale opposta e dichiarando non dovuta la somma di € 2.634,24, richiesta per sanzioni amministrative irrogate per violazioni del Codice … More “Il destinatario di una cartella esattoriale ha sempre l’interesse giuridico alla sua rimozione”

“Se la definitività della sanzione non deriva da una sentenza irrevocabile, vale il termine di prescrizione di cinque anni”

“Se la definitività della sanzione non deriva da un provvedimento giurisdizionale irrevocabile, vale il termine di prescrizione di cinque anni”.Accolto in questi termini il ricorso del ricorrente, difeso dall’avv. Salvatore Davì, da parte del Gudice di Pace di Palermo che ha annullato la cartella esattoriale opposta dichiarando non dovuti € 2.838,53 richiesti per asserite violazioni … More “Se la definitività della sanzione non deriva da una sentenza irrevocabile, vale il termine di prescrizione di cinque anni”

La cartolina postale sottoscritta da soggetto diverso dal destinatario della cartella esattoriale rende nulla la notifica.

La cartolina postale prodotta dall’ufficio che indica altro nominativo non riconducibile al destinatario senza che ne sia indicata la parentela o la qualità del sottoscrittore non appare congrua. Ciò è sufficiente per stabilire l’irregolarità della notifica e la sua invalidità. Accolto in questi termini il ricorso della ricorrente, difesa dall’avv. Salvatore Davì, da parte della … More La cartolina postale sottoscritta da soggetto diverso dal destinatario della cartella esattoriale rende nulla la notifica.

TARI del 2019 del Comune di Palermo, accolto il ricorso e annullato l’avviso di accertamento.

In accoglimento del ricorso proposto dal ricorrente, difeso dall’avv. Salvatore Davì, il Giudice Triburario ha annullato l’avviso di accertamento emesso dal Comune di Palermo per la TARI del 2019, perchè non dovuta, ed ha condannato l’ente locale al pagamento delle spese di giudizio.

Annullata l’Intimazione di pagamento emessa dall’Agenzia delle Entrate Riscossione per crediti INPS di oltre 18.000 euro.

Con sentenza del 25 giugno 2024 il Tribunale di Palermo, Sezione Lavoro, ha accolto il ricorso proposto dalla ricorrente, difesa dall’avv. Salvatore Davì, ed ha annullato l’intimazione di pagamento emessa dall’ADER dichiarando non dovuti € 18.564,00 richiesti dall’INPS per contributi previdenziali condannando l’Istituto al pagamento delle spese legali.